Il museo antiquarium di Milazzo

 Ben tornati amici miei. Se vi piace viaggiare indietro nel tempo questo è il posto giusto. Oggi insieme visiteremo il mueo antiquarium di Milazzo che ci porterà, attraverso una vasta collezioni di reperti indietro fino ad arrivare all'età del bronzo, età da cui inizierà la nostra avventura, anzi il nostro viaggio, da una delle mete che bisogna visitare per conoscere la città e la sua grande storia. Io la prima volta che l'ho visitato non riuscivo più ad uscirne fuori, e ne rimasi stupito. Ma il mio stupore non fu per la grandezza del museo, o la quantità dei reperti, ma dalla loro qualità. Vi posso garantire che alcune anfore, alcuni piatti, corredi funerari e gioielli sembrano nuovi, come se li avessero fatti qualche decennio fa, e non millenni fa. Basta parlare , è tempo di partire. Allacciate le  cinture,👱👱👱👀👀👀 e occhi ben aperti. Vi ricordo prima però la mia👉 Pagina Facebook👈 grazie alla quale potrete vedere tante immagini sul museo.

Prima però di parlare di ciò che conserva il museo, è cosa importante da dire quale è l'edificio che lo ospita, o meglio che è stato adibito per tale scopo. Ovvero un'ala, quella est per la precisione, del quartiere degli spagnoli, finita di costruire  intorno al 1595.👇👇👇

Il museo antiquarium di Milazzo è ospitato in un edificio spagnolo del 1500
Il museo antiquarium visto dall'esterno del suo cortile


Appena entrato, il visitatore viene portato, quasi per mano all'interno della preistoria, tanti i reperti che appartengono a questo lasso di tempo, riconducibili all'età del bronzo, ed a età più antiche. Ben quattro sale sono dedicate a questo percorso, documentato da reperti ritrovati in tutta la piana della penisola milazzese, tra cui quelli ritrovati persino in un villaggio dell'età del bronzo collocato nel viale dei cipressi, molto vicino al cimitero comunale👇👇👇

Villaggio protostrico età del bronzo ritrovato in via dei cipressi
Parte del villaggio protostorico ritrovato in via dei cipressi


Insegna che indica l'età del villaggio protostorico ritrovato in via dei cipressi
Insegna che indica l'origine e l'età del villaggio

Andando avanti nella storia e superate le quattro sale dell'era preistorica e protostorica, arriviamo al tempo in cui i greci arrivarono a Milazzo, e addirittura le diedero fondandola il nome di Mylai. I greci molto probabilmente venivano da Zancle, l'attuale Messina, e iniziarono a sviluppare Milazzo, come suppongono gli storici  dalla collina del castello. Le uniche testimonianze che si hanno dell'antica civiltà greca sono i numerosi corredi funerari conservati nell'museo antiquarium e ritrovati anch'essi in diverse zone della piana e della città, come contrada Ciantro, San Paolino, Parco nuovo ecc.ecc. 


Uno dei ritrovamenti fatti nel milazzese appartenente all'età greca
Busto di divinità greca

Ultima, ma solo in ordine di tempo, o come si usa dire cronologicamente parlando, e non di importanza, che si trova alla fine del museo è l'età romana. Dell'insediamento romano a Milazzo si hanno poche testimonianze, o meglio si sa poco sulla Milazzo romana, anche se sono state ritrovate una fattoria romana, in contrada Ciantro, dalla quale provengono reperti di uso comune come giare, ciotole piatti, e delle tombe romane nella piazza di S. Stefano che si possono ammirare facendo un giro turistico di questa città così piena di sorprese. 

Il nostro giro turistico per oggi giunge al termine, badate bene, che questo è sol un piccolo sunto, sia del museo, sia della storia antica della città, studiato per invogliarvi a venire a visitarla e scoprirne i suoi segreti più antichi, come l'isola di cui fa parte.  Il museo, tra le altre cose è ad ingresso libero, quindi non si paga ed è aperto tutto l'anno fino alle ore 18:30 di sabato pomeriggio. Motivo in più per visitarlo insieme alla vostra famiglia. Vi ricordo come a solito l'ultimo post scritto, se è la prima volta che vistate il mio blog, e che parla sempre di Milazzo e l'origine di due sue particolari attrattive, chi mi ha seguito fin qua, sa di cosa parlo...😀😀😀👉Milazzo da scoprire👈 Un saluto e alla prossima...👋👋👋




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