Le bellezze del MuMe parte seconda
Ben tornati amici miei sulle pagine di unviaggiounmuseo , sperando che gli altri articoli siano stati di vostro gradimento,oggi continuiamo il nostro giro turistico culturale all'interno del più grande museo del meridione d'Italia, ovvero il Museo regionale di Messina, più conosciuto come MuMe. Come ho già scritto nell'articolo precedente e del quale vi lascio il link in descrizione, se per caso non lo avete ancora letto...Le bellezze del MuMe parte prima basta cliccarci sopra, in questo percorso analizzeremo e vi descriverò l'emozione provata vedendo quelle opere che più mi hanno colpito, aldilà dell'autore o dell'opera stessa. Quindi non sarà un giro museale per secoli, come in realtà è il percorso museale, ma un percorso a caso dettato da me. Allora come sempre, allacciate le cinture, e godetevi il viaggio.
La prima opera di cui vi parlerò oggi è la Berlina del Senato Messinese, ovvero una carrozza gigantesca.
La Berlina del Senato Messinese |
Adesso passiamo al secondo capolavoro artistico, questa volta però si tratta di un dipinto, anch'esso grande per misure, ma enorme per l'arte. Andiamo a scoprire di cosa si tratta...
Adorazione dei pastori di Caravaggio |
Sicuramente l'avrete riconosciuta tutti, l'opera che da sola a mio avviso vale l'intero biglietto per entrare al Mume, L' Adorazione dei pastori del Caravaggio. 😀😀😀😀😍😍😍Davanti a tale opera non c'è nulla da dire, bisogna solo osservarne tutti i dettagli, magari sedendosi su una comoda poltrona o divano, e credo che abbiano pensato proprio questo gli allestitori del museo piazzando un divano proprio davanti ai due maestosi dipinti del maestro ( accanto all'adorazione si trova anche la resurrezione di Lazzaro). Infatti, lo spettatore può veramente sedersi comodamente, ovviamente quando c'è poca gente, proprio come ho fatto io, ad ammirare, anzi a guardare come fosse la scena di un film questo meraviglioso Olio su tela di tre e passa metri per due. Opera talmente realistica anche nel rappresentare la stanchezza del parto sul volto di Maria, tanto da scandalizzare gli spettatori dell'epoca, abituati alla rappresentazione di una Maria raggiante, luminosa e splendente. Caravaggio avrà passato poco tempo a Messina, e lo ha passato da fuggiasco, ma ci ha lasciato tesori immensi. Correva l'anno 1609.
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