Il castello di Bauso

 Bentornati cari amici sul mio blog di viaggi, storie avventure e pure qualche inconveniente divertente.😁😁😁😁 Oggi andremo a visitare un castello della zona tirrenica della mia amata Sicilia. Come già specificato nel titolo, questa costruzione da tutti è conosciuta come il castello di Bauso, e si trova a Villafranca Tirrena in Provincia di Messina. Iniziamo col dire che un sito dipendete dal museo regionale di Messina, e che come il Mume, per certi versi è poco conosciuto a livello turistico. Molto probabilmente, come dicono i dipendenti, è poco pubblicizzato e non viene quasi mai proposto ai croceristi che sbarcano a Messina e che in automatico vengono dirottati verso altre destinazioni ben più famose dell'isola. Forse a penalizzarlo, è anche il fatto della sua posizione, un po' fuori mano, ma non così tanto da non poterlo andare a vedere in tutto il suo splendore...Ma come sempre , partiamo dall'inizio. Il castello, o meglio il palazzo baronale di Castelnuovo fu edificato nel 1590, molto probabilmente su ruderi di qualche altra costruzione risalente al 1200 circa. La dinastia che vi abitò, per lungo tempo fu quella della famiglia Cottone,ovvero quelli che lo costruirono. Dai Cottone fu venduto ai Pettini che diedero nuovo lustro al palazzo,arricchendolo di marmi e stucchi che ancora possiamo ammirare.  Successivamente passò agli ottaviani. Quello che più rattrista è che questo castello per decenni, almeno tre, anni 70/80/90 del secolo scorso, fu abbandonato a se stesso. In un libro degli anni 80, in cui si parla proprio del castello del primo comune della zona tirrenica, lo si descrive come un vero e proprio rudere. E proprio questo è stato fino agli anni 2000, tempo della meritata riqualificazione e ripristino, in quasi tutte le sue aree, oggi visitabili gratis dai turisti, o da chi volesse riscoprire un po' di storia del proprio paese. Persone esperte e competenti vi guideranno, e risponderanno ai vostri quesiti, sulla storia del castello e delle meraviglie che ci sono all'interno. Pensate, oggi purtroppo gli interni sono quasi vuoti, poiché negli anni dell'abbandono, sono stati razziati e privati di molte delle loro opere e tesori, come collezioni di armi, quadri e chissà cos'altro. Per fortuna però, quello che è rimasto, ci può far capire benissimo com'era il castello in tempo di gloria. Le stalle dei cavalli, dopo i restauri, sono stati adibiti a  uffici per i dipendenti e  magazzini. Nel cortile del castello, se guardiamo bene i muri, possiamo vedere gli antichi catusi incassati in essi, ovvero i tubi dell'antico impianto idrico, per la raccolta dell'acqua interamente in terra cotta. L'acqua piovana veniva raccolta in delle vasche esterne ai muri e dal lato del giardino, proprio grazie al passaggio nei tubi, per poi essere utilizzata negli  usi necessari. Al suo interno, le antiche maioliche di Santo Stefano di Camastra, risalenti all'1800 circa, che lastricano alcune parti del pavimento, la fanno da padrona, dando lustro all'intero ambiente, arricchito anche dalle statue e dai busti dei membri della famiglia Cottone. Ad arricchire ancora di più l'offerta visiva e storica che si dà al turista o al semplice appassionato di questi luoghi fuori dal tempo, è il piccolo museo allestito sempre nelle sale interne. In una teca ci sono parte dei ritrovamenti in coccio di vasi smaltati del 1900, di fossili, di parte dei tubi del sistema idrico, e di altre maioliche stefanesi, che un tempo con i loro colori arricchivano ancora di più il castello. Questi reperti, sono stati ritrovati durante i restauri, e gli scavi per la sistemazione del giardino.  Insomma un Viaggio da fare, un Museo da visitare. Non scordatevi che molto vicino al castello, c'è un altro sito che dovrebbe attirare il vostro interesse, ovvero il santuario di Calvaruso. Al suo interno è conservata una statua lignea raffigurante l'Ecce Homo, talmente realistica,  che tradizione vuole sia stata scolpita, almeno nel volto, dagli angeli. La statua seicentesca, fu scolpita da Fra Umile da Petralia. Egli scolpì statue per ben 20 chiese in Sicilia, tra cui quella di San Papino a Milazzo...ma questa è un'altra storia..


La facciata del castello dalla parte dell'ingresso principale, interamente restaurata
Parte della facciata con il portone prnicipale




 

Le maioliche stefanesi, arricchiscono e non poco gli interni del palazzo
Le antiche maioliche stefanesi



Se  vi è piaciuto vi invito ad andarci, perché è un luogo che merita di essere visto, visitato, scoperto, e riscoperto. Vi lascio alcuni link come quello della mia 👉Pagina Facebook👈 La novità, ovvero il mio👉 Canale You Tube👈 sul quale vi invito ad iscrivervi...😉😉😉😉 e in più per i nuovi arrivati, l'ultimo post di cui abbiamo parlato ovvero 👉Il museo Herbst👈
Anche oggi il Viaggio è finito, un saluto e alla prossima 👋👋👋




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