Milazzo e la chiesa scomparsa

 Benvenuti, bentornati su un viaggio un museo. Oggi giuocheremo nuovamente in casa e parleremo di Milazzo e la chiesa scomparsa. Voi mi direte, e come fa a scomparire una chiesa? 😅😅 Se avrete un pochino di pazienza ve ne parlerò. Ma prima lasciate che vi lasci il link del post in cui parliamo di altre bellezze milazzesi da visitare, se per caso decideste di fare un bel viaggio da queste parti 👉Il museo antiquarium di Milazzo👈. allora procediamo per ordine e dall'inizio della storia, come siamo sempre stati abituati a fare. Quando ero ragazzo, dalla Marina Garibaldi, per andare a scuola, dovevo obbligatoriamente attraversare la via Madonna del Lume. In questo tratto di strada, allora come oggi era possibile vedere delle rovine, di quella che presumibilmente credevo fosse una chiesa. Infatti non essendo di Milazzo, e onestamente poco incuriosito dalla cosa, non mi ero mai posto veramente il problema di cosa fosse o a cosa appartenessero quelle strane rovine. Ma quei resti di teste di angeli con le ali, e di nicchie d'altare, in un certo senso attraevano sempre la mia attenzione, ogni qual volta mi ritrovavo a passare da quel punto. Finalmente oggi che da allora di anni ne sono passati più di venti, grazie ad una iniziativa del comune milazzese e del suo sindaco, chiunque può scoprire la storia della chiesa della Madonna del Lume e dei suoi tesori sparpagliati in altre varie chiese di Milazzo. L'iniziativa del comune, per la quale molti hanno storto il naso, è stata quella di applicare dei pannelli descrittivi, con stampate le immagini della planimetria della chiesa, di com'era prima che crollasse e di tesori e opere d'arte che si trovavano al suo interno. Per quanto mi riguarda per il momento è stata una bella idea. Non ha risolto nulla dal punto di vista architettonico, ormai la struttura della chiesa non può più essere restituita alla comunità, è persa per sempre. Quasi sicuramente anche i pannelli descrittivi, col tempo verranno consumati dagli agenti atmosferici, scoloriti dal sole, o magari sfasciati da qualche buontempone, per non dire altro... Ma mi è piaciuta l'iniziativa di restituire alla città se pur per breve tempo una parte della sua memoria passata, facendo conoscere un monumento di cui magari molti ne avevano sentito parlare, ma non avevano mai visto. E' come leggere dalle pagine di un libro di storia e scoprire cose che mai abbiamo visto in realtà, e che conosciamo solo attraverso quelle pagine. Adesso seguitemi, perché vi descriverò tutto quello che ho scoperto leggendo con attenzione tutto quello che c'è scritto  in questi pannelli descrittivi...

A quanto pare, la chiesa, fu demolita nel 1955, leggendo bene pare solo per allargare l'omonima via,  Pur non datandola in sicuro periodo storico, date le sue stupende opere settecentesche che furono trasportate in diverse chiese, la logica vuole che risalga al 1700, più precisamente dopo la battaglia che vedremo citata nelle storie su Milazzo più volte. Poiché fu combattuta tra austriaci e spagnoli per il controllo dell'isola. Ad aiutarne la datazione ci sono anche i resti dei ruderi di cui vi parlavo prima, nicchie, teste di angeli, capitelli. Sembra quasi che la chiesa voglia venir fuori da qualcosa che la tiene imprigionata. In aiuto degli studiosi, arrivano gli archivi storici, che ne descrivono una ristrutturazione nel 1898, e la vogliono intitolata alla Madonna dell'Annunziata, riscattata e restaurata da un omonima confraternita, anche se alcuni reperti in essa contenuti, come una campana del 1735, e un quadro dello stesso periodo la intitolano in pieno, alla Madonna del Lume. I primi danni arrecati alla chiesa furono per cause naturali, un terremoto nel 1894 creò gravi danni alla struttura😓😓😓. Come se non bastasse lavori di sistemazione del vicolo del Lume e di quella che oggi è la via Umberto primo, ne scoprirono le fondamenta, causandone il dissesto.  Della serie sistemi una cosa e ne crollano due, come si dice dalle mie parti. Alla sua ristrutturazione anche se non del tutto sicuro che potesse realizzarsi, si occupò l'ingegnere Pasquale Mallandrino. L'ingegnere fece ripristinare in  tutto la chiesa, facendo riparare finestre, rinforzandone i pilastri. Nella realtà dei fatti, pare che non era mai stato convinto fino in fondo della riuscita di questi lavori. Soprattutto che  potessero effettivamente garantire all'edificio una vita più che duratura. Voglio ben sperare, proprio come gli storici, che l'abbattimento dell'edificio di culto, non sia stato effettuato solo per una pura esigenza di spazio, di viabilità, dettata dal progresso. Ma che i dubbi dell'ingegnere erano veritieri e la chiesa da lui ripristinata, tribolata prima dal terremoto, e messa a dura prova da scavi troppo profondi e azzardati prima, e durante i bombardamenti del 1943, non sarebbe riuscita a rimanere in piedi più di tanto. Quel che rimane oggi dell'antico edificio, come già ho detto sono dei resti di una nicchia, un altare danneggiato, degli stucchi decorativi anch'essi danneggiati. Il tutto in stile rococò. I quadri, pregevolissimi risalenti al settecento, si trovano oggi nella chiesa madre, insieme a una statua policroma di S. Rita e all'armadio ligneo della sagrestia. Nelle pregevoli tele vi sono raffigurati il martirio di S. Sebastiano, L'adorazione dei magi, e la già citata Madonna del Lume. Presto provvederò ad allegare delle immagini di queste meraviglie nel post così godrete anche voi della loro bellezza. La campana intitolata alla Madonna del Lume si trova nel convento di S. Papino, dove anche lì, ultimamente, un segreto è venuto alla luce, ma questa è un'altra storia. Nella foto sottostante, sempre scattata da me, potrete notare un particolare dei resti della chiesa... Un pezzo d memoria storica è stata restituita alla città e messa a disposizione di chiunque abbia la volontà di imparare.


Un angioletto decorativo ancora esistenze in quelli che sono i resti della chiesa della Madonna del Lume
Particolare dell'angioletto decorativo ancora esistente nei resti della chiesa




Nicchia ancora oggi visibile nei resti della chiesa della Madonna del Lume, ancora esistenti nell'omonima via
Nicchia che conteneva la statua di S. Rita


Sperando che la curiosità su Milazzo e la sua chiesa scomparsa, sia stata nutrita e appagata abbastanza, vi ricordo il link della 👉Pagina Facebook👈, e vi do appuntamento alla prossima avventura, al prossimo viaggio, al prossimo museo. 👋👋👋


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